Jazzin’ Swingin’ BACH

Jazzin’ Swingin’ BACH è il titolo del nostro concerto, interamente dedicato alla rivisitazione in chiave moderna dell’integrale dei Concerti per Violino e per due Violini del genio di Lipsia e di una delle forme compositive da lui più usate, perché di grande successo all’epoca: la Suite, comprendente alcune delle danze tipiche del XVII secolo in successione, introdotte da un Preludio.
La Suite to Rik, da me composta e dedicata alla memoria del grande Rik Pellegrino, virtuoso violinista e musicista eclettico, capace di cimentarsi con eguale altissimo livello nel repertorio classico e nel Jazz, rilegge i ritmi delle danze della Suite seicentesca ricollocandoli all’interno di strutture riferibili ai più famosi groove jazzistici, come swing, blues, stride, bossa, jazz waltz e ballad.
Non manca, all’interno di questa mia Suite to Rik, anche una citazione diretta alla celebre Gavotte en Rondeau di Bach, che qui parte col solo Violino, come nell’originale, e poi si trasforma in un sincopato “stride”, l’andamento vivo e gioioso che caratterizza lo stile musicale di Scott Joplin e dei suoi celebrati rag-times.
Oltre al brano che dà anche il titolo al concerto, il Concerto in LA minore BWV 1041 qui ribattezzato Jazzin’ Swingin’, in programma troviamo la rivisitazione secondo la struttura armonica del Blues del Concerto in MI maggiore BWV 1042 nonché la riscrittura dei 3 movimenti del Concerto per due Violini BWV 1043, che valorizzano il funambolico virtuosismo dei fratelli Antonio e Ettore Pellegrino, figli di Rik, portando le loro evoluzioni violinistiche in tre atmosfere swing assai differenti.

Roberto Molinelli