Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese
ROBERTO MOLINELLI direttore
ETTORE PELLEGRINO violino solista
TRIO NOSSO BRASIL
Gianluca Persichetti chitarra
Stefano Cantarano basso
Stefano Rossini batteria
Coordinamento di produzione Fabrizio Salvatore
Fotografia Impressione Studiocreativo e Marco Di Tonno
Graphic Design Impressione Studiocreativo
Recording Data
Registrato nel mese di Marzo 2021 presso Auditorium Centro Congressi Salinello Village, Tortoreto (TE)
Tecnico del suono Alessandro Guardia
Editing, Mix & Mastering Roberto Molinelli
“Paganini in jazz” il nuovo album dell’ Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese, diretta dal M° Roberto Molinelli, è un viaggio musicale emozionante, il cui fascino risiede nella straordinaria duttilità del solista Ettore Pellegrino (violino) nel potersi alternare tra l’esecuzione classica dei Capricci, accompagnata dall’orchestra, e la riscrittura di ognuno di essi in versione jazz, nella quale è dato ampio e libero spazio all’improvvisazione legata ai ritmi latinoamericani, grazie anche alla presenza del Trio Nosso Brasil, formazione specializzata nella musica brasiliana e sudamericana.
L’orchestrazione creata dal M° Molinelli per i Capricci classici tende a ricercare qualcosa che non sia necessariamente riconducibile agli schemi armonici tipici dell’epoca di composizione.
Al contrario: pur lasciando assolutamente inalterata la stesura violinistica paganiniana, in molti Capricci il M° Roberto Molinelli ha immaginato armonie completamente diverse dalle originali, ripensando queste composizioni in uno stile spesso cangiante e ricollocandole in altri ambiti sonori e musicali, lasciandosi guidare dalla ricerca della “variazione”, che lo ha portato a sperimentare generi diversi, ricorrendo anche all’utilizzo di strumenti non comuni nelle sale da concerto, come il Pandeiro, uno strumento a percussione completo sui palmi delle mani. Molinelli ha scritto la trasposizione jazz dei Capricci partendo da alcuni ritmi tipici brasiliani e sudamericani, come Samba, Bossa, Choro, Afoxè, Marcha Rancho e non manca l’omaggio al Tango. La forma qui utilizzata è quella classica A-B-A, con esposizione, improvvisazioni dei solisti e ripresa, con coda finale.
L’orchestra, alla quale ha affidato i vari ponti musicali di collegamento all’interno delle due suites, ha anch’essa ampio spazio in questo progetto: il celebre Capriccio n°24 è infatti proposto per sola orchestra, giovandosi degli assoli delle ottime prime parti dell’Orchestra Sinfonica Abruzzese.
Total time: 54:25